La street photography notturna offre l’opportunità di catturare la magia nascosta tra le ombre della notte, quando il mondo esterno si placa, quando le strade dormono e la mente ha il tempo di riflettere sui pensieri più profondi. È in questo momento silenzioso e misterioso che il mio obiettivo cattura immagini che raccontano storie nascoste nella città.
Il buio della notte crea una tela ideale per dipingere con luci e ombre, e le strade deserte si trasformano in scenari urbani suggestivi che si prestano all’esplorazione visiva. Questo è il momento in cui mi immergo completamente nel mio ambiente, ascoltando il rumore delle strade vuote, osservando le sfumature di luce che emergono dalle finestre dei palazzi, e catturando gli incontri fugaci tra persone nella loro quotidianità notturna.
Nel mio portfolio di street photography notturna, ho cercato di catturare non solo la bellezza della città di notte, ma anche il significato profondo che essa può avere per ognuno di noi. È un invito a riflettere su ciò che ci circonda, a esplorare la nostra connessione con l’ambiente urbano e a cogliere momenti di poesia nascosti nella routine quotidiana. Ogni immagine è un invito a condividere con me il momento magico in cui la città si svela nella sua essenza notturna, e ciò che è solitamente nascosto diventa visibile attraverso il mio obiettivo.
Cosa è rimasto e come è cambiata la “zona A” dopo il disastro di Seveso del 1976: sono andata nella zona che a seguito dell’incidente venne avvelenata dalla diossina ed evacuata. Molto tempo è passato e i fiori hanno ricominciato a sbocciare.
Il mio viaggio alla ricerca delle storie dei soldati dell’Armata Rossa a Bornholm durante l’occupazione dell’isola nella Seconda Guerra Mondiale.
In un’epoca in cui l’arte e l’industria sembrano spesso muoversi su binari separati, c’è invece un luogo, la centrale elettrica SIPE di Ferrania, che ci ricorda come un tempo fosse comune unire la bellezza all’architettura industriale.
