Ivano Ivanovich - Uomo di Chernobyl

Ivan Ivanovich, uomo di Chernobyl, uno degli ultimi Samosely.

La storia di Ivan Ivanovich, un uomo di Chernobyl, uno degli ultimi residenti della "zona di esclusione" di Chernobyl.

Storia di Ivan Ivanovich, uomo di Chernobyl, uno degli ultimi residenti della “zona di esclusione” di Chernobyl Ivan Ivanovich è uno degli ultimi autoinsediati della zona di esclusione di Chernobyl.
Ha 85 anni e vive in quello che resta del villaggio di Parishev, il quale conta solo una persona: lui. Nel 1986, dopo l’evacuazione della zona, Ivan Ivanovich ha vissuto qualche anno altrove, in un luogo sicuramente più confortevole, ma il richiamo della sua terra natale era troppo forte: “Qui è dove sono nato ed è dove voglio morire”.

Ha sempre tanta voglia di parlare con tutti e di raccontare le piccole cose della sua genuina e semplice quotidianità. Quando sono andata a trovarlo mi ha raccontato nel minimo dettaglio di come giorni fa era caduto nell’orto e che aveva ancora un pò male ad una gamba ma stava recuperando. Scherzando gli ho detto che è sopravvissuto a Chernobyl e che mi suonava strano vederlo preoccupato per una semplice caduta nell’orto.Ha elettricità sporadica e la sua tv è rotta ma la sua casa è calda e sempre aperta a chi vuole fare due parole con lui. “Ho sentito dei forti rumori e poi tante sirene dei pompieri e della polizia. Poi mi hanno detto che dovevo lasciare la mia casa per sempre” è quello che si ricorda di quel giorno di fine Aprile dell’86, a cavallo tra l’inverno e la primavera. Mi ha confessato che spera ancora molto che lo stato dell’Ucraina possa un giorno riuscire a bonificare per sempre l’area e di rivedere le persone tornare a vivere li perché, alla fine, è un bel posto dove passare la vita.

In un freddo giorno di metà novembre con un gruppo di ragazzi che hanno partecipato ad uno dei miei viaggi nella zona di esclusione, gli abbiamo portato dei regali e lui ci ha raccontato come quel giorno gli ha cambiato la vita per sempre. Quando uno dei ragazzi del gruppo gli ha chiesto se si poteva fare una foto ricordo con lui ha risposto scherzando: “Certo, e quando dirai ai tuoi amici che hai visto un “uomo di Chernobyl” loro non ci crederanno mai.”

Ivan è uno degli ultimi auto insediati della zona di esclusione ma è stato anche un liquidatore: nelle settimane successive all’incidente di Chernobyl ha portato il suo aiuto in svariate tipologie di mansioni ed stato quindi insignito dello status di “liquidatore”. Non me lo aveva mai detto e l’ho scoperto per caso durante una chiaccherata con lui all’ombra di uno degli alberi storti del suo orto. Nel suo periodo di servizio durante la liquidazione delle conseguenze dell’incidente di Chernobyl, ha lavorato nella zona dei 30 chilometri e si occupò  principalmente della pulizia e decontaminazione degli argini del fiume Pripyat.

L’umiltà é una virtù che si conquista molto difficilmente: solo vivendo le grandi difficoltà inflitte dalla vita o dagli altri si può imparare ad essere realmente umili.

Aggiornamento al 28 marzo 2020:

Con questa nota, riprendo in mano questo articolo del mio sito dopo averlo concluso ormai da più di un anno. 

Proprio oggi, 28 marzo 2020, i miei corrispondenti dall’Ucraina mi hanno informata della scomparsa del caro Ivan Ivanovich. Adesso nel villaggio di Paryshev non vive più nessuno.

Caro Ivan, sono stata davvero fortunata a conoscerti. Arrivederci e grazie di tutte le tue storie che mi hai raccontato.

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