Reattore incompiuto - Unità 5 di Chernobyl

L’incompiuto reattore 5 di Chernobyl

I reattori 5 e 6 furono ordinati il primo dicembre 1981. A seguito dell'incidente al reattore numero 4 i lavori per gli ulteriori due reattori furono prima sospesi e poi definitivamente cancellati nel 1988.

Il cantiere dismesso dell’incompiuto reattore 5 di Chernobyl

I reattori 5 e 6 di Chernobyl furono ordinati il primo dicembre del 1981 ma, a seguito dell’incidente all’unità numero 4, i lavori per questi due ulteriori reattori furono prima sospesi e poi definitivamente cancellati nell’aprile del 1989.

L’inizio della costruzione dell’unità numero 5 avvenne nel gennaio del 1981 mentre quella dell’unità numero 3 nel gennaio del 1983. L’unità numero 5 al momento dell’incidente del 26 aprile 1986 era al suo avanzamento di costruzione pari al 70% e la sua accensione era programmata per il 7 novembre dello stesso anno.

Il reattore 5 di Chernobyl, una struttura in sospensione eterna

Ancora oggi è una costruzione sospesa nel tempo e mai terminata. Camminando tra cavi metallici simili a serpenti e mentre riesci a sentire l’odore della sua ruggine tutto intorno, ti avvicini e lo riconosci subito: è come una grande scatola vuota che nei piani originari doveva contenere una forza incredibilmente potente ma che adesso racchiude al suo interno solo gli echi di un passato rimasto eterno. Quando per la prima volta gli sono arrivata di fronte, il rumore del vento che attraversava il suo scheletro rugginoso sembrava sussurrarmi che l’eternità di quello scatolone era ormai indiscutibile. E così rimasi con il fiato sospeso e tutto il resto di me sparsa su quel pavimento polveroso, rugginoso, fangoso. C’era caos e ma allo stesso tempo c’era un disordine ordinato ed i segni del tempo, incisi su quella grande scatola rossa simili a rughe di un vecchio veterano non troppo stanco, li vedo come un monito di cui mi piace fare in qualche modo tesoro, perché raccontano che ogni fallimento è semplicemente un’opportunità per diventare più consapevoli.

AUTORE DI QUESTO ARTICOLO:

NUOVI ARTICOLI

Il Bosco delle Querce a Seveso
Storie industriali
Francesca Dani

Dopo il disastro di Seveso: com’è oggi la “Zona A”

Cosa è rimasto e come è cambiata la “zona A” dopo il disastro di Seveso del 1976: sono andata nella zona che a seguito dell’incidente venne avvelenata dalla diossina ed evacuata. Molto tempo è passato e i fiori hanno ricominciato a sbocciare.